Pallavolo Budrio – Volley Castello 3-1
Tegliowicz 8: a parte un palleggio piano fuori, gestione della partita impeccabile per la palleggiatrice polacca, che arriva in palestra facendo spallucce e sussurrando “come va va”, e se ne va dalla palestra dicendo “sapevo che se davo palla dietro era punto sicuro”; nonostante sia troppo facile giocare così, le riconosciamo il merito di essersene accorta, che, fidatevi, non è scontato. UNA PADELLA DI GRAMIGNA GRAZIE
Van Via 10: signore e signori, se pensavate che Berardi 22 fosse insuperabile, beh non è così! Ora la gara è ufficialmente aperta, perchè abbiamo un’altra schiacciasassi a Budrio, che chiude la partita con 29 punti; ci delizia con attacchi e pallette di ogni tipo e ci istruisce sul pranzo tipo del sabato dell’atleta: stinco, purè, vino rosso e panone. Ora non resta che spostare la sede del palazzetto. VIA (PARTENGO) 29
Dariau 7,5: a parte qualche cosuccia da sistemare dai nove metri, diamo felicemente il bentornato al nostro capitano, che torna ad essere una macchina da guerra in ricezione e fa quel famoso lavoro mentale che permette alla squadra di andare a vincere un set dal 13-19 sotto; nel post partita continuano le logo-lezioni: sabato abbiamo imparato come si dice “noi non nuotiamo, noi remiamo”, a presto con la prossima puntata.
BRASIIIL, NANANANANANANANAAAA
Brevetteva 7: prima partita giocata per intero dalla gemella russa, che risponde presente alla chiamata di coach Giofrè e, vista la minaccia della settimana scorsa, limita al minimo l’ormai celeberrimo attacco in palleggio; sulla scia della trance agonistica pesca dal cilindro un paio di colpi in attacco di cui probabilmente si stupisce lei stessa. IMPASSIBILE
Orsic 7,5: come tutti sapete, la cosa più difficile per un centrale, oltre a pensare, è riuscire a rimane sul pezzo anche se tocca un pallone ogni 20 minuti; beh, lei in questa partita ci è riuscita più del solito, mettendo a segno punti fondamentali, tra cui il rocambolesco muro che ci ha tenuti col fiato sospeso per 5 interminabili secondi per poi regalarci la gioia finale. MA COME FA A FARE ACE?!
Sofieva 7: buona la prestazione anche dell’altra gemella russa, in particolare vorrei riproporre l’alzata in scivolata verso posto 4 e il rigore preso in leggero controtempo che scende con la brina e finisce sulla riga; anche lei non si scompone mai quando fa punto, ma quando sbaglia una battuta non esita a corricchiare in panchina dicendo “scusa scusa scusa scusa”. UMILE O TRA LE NUVOLE?!
Violinenko 7: classe 2000 e qualcosa (preferisco sempre non contare gli anni di differenza), viene buttata nella mischia al momento giusto, che però è anche il più critico; fa due/tre salti davanti e poi si accinge a andare in battuta: se avete sentito un leggero brusio era il rosario che stavamo recitando in panchina; 6 battute consecutive, con in mezzo un time-out, e neanche un errore, il resto è storia. L’INCOSCENZA DEI QUASI 17 ANNI
Forse sono stata esagerata, ma noi sappiamo cosa è significata questa vittoria e, vi giuro, rigiocherei questa partita altre mille volte perchè è stata una prova di squadra incredibile; qualcuno mi ha detto “a dispetto degli acciacchi, ricordati che si gioca sempre 6 contro 6”, ed effettivamente proprio tutti i torti non li aveva. Ci siamo divertite e speriamo di avervi fatto divertire e di avervi ripagato per l’instancabile supporto che ci date ogni partita.
Ora che il fortino è tornato ad essere tale, si pensa al prossimo scontro, in cui la formazione verde-fluo deve portare a casa altri 3 punti fondamentali per concludere in bellezza il girone d’andata.
Noi sabato andiamo a Ravenna (tanto per cambiare), però questa volta alle 18, quindi se volete unirvi sappiate che probabilmente seguirà una cenetta di pesce.
Pilla
Parla e scrive un docente di educazione fisica, filosofo ed a “tempo permettendo” istruttore di pallavolo di centinaia di ragazze e ragazzi.
Sono il “colpevole” della citazione di Paola e ne sono fiero, non solo
perchè ben tre delle ragazze della squadra sono state mie allieve, ma
in modo speciale perchè sono assolutamente certo che la pallavolo se
realmente giocata in 6 ed in condivisione di tutto, consente risultati insperati e sorprendenti. Ogni componente è differente
(carattere,conoscenze,storia personale, ecc.)ma dentro il campo, sono
certo che ognuno deve essere “per” e non solo “con” l’altro.Quindi… Forza Ragazze !! Vi sto vedendo crescere in affetto ed armonia. Quindi se vincerete sarà una gioia immensa, se perderete lo farete con persone a cui volete bene. Quindi mai sole ! …non è poco…
Grazie mille Prof, parole molto belle e molto vere!! Grazie per il sostegno!!